Che cos’è la parodontite, chi è a rischio, come prevenirla e curarla?
La parodontite, o anche parodontopatia, periodontopatia e paradontosi è semplicemente un'infiammazione batterica delle gengive. I primi sintomi sono un lieve sanguinamento delle gengive (per esempio, quando vi lavate i denti), che possono diventare rosse e sensibili.
Ciò avviene, nella maggior parte dei casi, a causa di una cattiva igiene orale, quando le gengive si infiammano a causa della comparsa di tartaro e batteri. Alcune malattie come il diabete, possono favorire l'insorgere della periodontopatia, così come anche alcune abitudini nocive (alcool, fumo, sostanze stupefacenti) e una cattiva alimentazione. Vi sono casi in cui la malattia peggiora durante la gravidanza oppure con l'insorgere di alcune allergie. A rischio anche chi è in sovvrapeso e chi non svolge sufficente attività fisica.
Se la parodontite non viene curata, insorgerà la retrazione gengivale e lentamente inizieranno a muoversi i denti, che ora saranno privi del sostegno dei tessuti circostanti. Alla fine i denti si separeranno dalla cresta ossea.
I normali trattamenti della parodontite prevedono una valutazione della situazione (anche tramite lastra) per valutare la salute gengivale e la densità ossea. Dopo di che lo specialista procede all'ablazione del tartaro (ovvero della placca batterica). Solo nei casi più gravi è necessario procedere con degli interventi invasivi delle gengive. Ripetendo i trattamenti di pulizia, inizialmente anche 2-3 volte al mese, nella maggior parte dei casi si riesce ad ovviare ai danni. Quando la densità ossea è compromessa è necessario procedere all'aumento del volume osseo nella zona interessata dal disturbo.
Ricordatevi che la parodontite non viene curata solo dall'igienista dentale ma anche a casa – regolari lavaggi dentali, con spazzolini morbidi, filo interdentale e colluttorio, devono essere la prassi usuale per tutti, da seguire con particolare rigore da chi soffre di parodontite.
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